Le pillole di Tania: Lavaggi Nasali
Tosse: che fastidio!

Mancano ormai pochi giorni a Natale e nelle famiglie, così come per le strade, tutto “si veste a festa”: pupazzi di neve, palline ed altre decorazioni impreziosiscono le vetrine dei negozi, le strade si illuminano e le case vanno ad assumere nuove sembianze.

Il Natale, tra tutte le ricorrenze annuali, è la più sentita perché è in grado di coinvolgere grandi e piccini. Per i piccini il Natale è magia, mistero, fantasia ed attesa, ingredienti che crescendo, l’adulto tende a dimenticare, ma che con un po’ di impegno e con la vicinanza di un bambino, può facilmente recuperare!

L’infanzia è l’epoca dell’entusiasmo, del “tutto è possibile”, dell’eccitazione nella sua forma più pura e della fantasia, quella fantasia che ti permette di credere nell’esistenza di un omone vestito di rosso con la barba bianca, che in una sola notte, trainato dalle renne nella sua slitta è in grado di portare a tutti i bambini del mondo, i doni tanto desiderati. È quest’innata predisposizione a conoscere e a sognare che consente ai piccoli di vivere intensamente ogni momento, fino a quando si giunge a scoprire che “non tutto è possibile” e che la vita può riservarci anche l’amaro sapore della delusione.

I bambini nella loro naturalezza possono re-insegnarci che è bellissimo fantasticare, che stare con la propria famiglia  non è poi un’impresa così difficile, che la condivisione è di gran lunga più gratificante dello stare soli e che anche le piccole cose  possono regalare bellissime emozioni.

Per noi adulti, la prima regola da seguire è “lasciarsi contagiare dall’eccitazione e dalla spontaneità dei propri bambini”, il che vuol dire “tornare un po’ piccini” per predisporsi a riscoprire il gusto dell’attesa. La capacità di attendere, rimandando la soddisfazione immediata di un bisogno, è un insegnamento che noi adulti abbiamo il dovere di trasmettere ai nostri bambini, affinché possano crescere sapendo che gran parte di ciò che si sogna, arriva a concretizzarsi solo con tempo, impegno e dedizione.

Un buon modo per cominciare ad entrare nell’atmosfera natalizia insieme ai bambini e alimentare il piacere dell’attesa, può essere quella di costruire per il proprio bambino il calendario dell’avvento: un calendario a 24 finestrelle (corrispondenti al periodo che va dal 1° al 24 dicembre) da riempire con sorprese richiamanti il Natale, che il bambino, giorno dopo giorno, potrà divertirsi a scoprire prima della grande festa. Un’idea adatta anche ai più piccoli per aiutarli a riconoscere il trascorrere del tempo e a controllare la loro frenesia.

Impossibile poi non condividere la preparazione dell’albero e del presepe, i due simboli per eccellenza del Natale: allestirli con la collaborazione di un piccino, può essere per l’adulto un’importante occasione per riscoprire la gioia racchiusa nelle piccole cose: poco importerà se i colori delle palline non saranno perfettamente in tinta gli uni con gli altri … il nostro albero, proprio perché “fatto insieme”, sarà perfetto così com’è!

Un’altra usanza molto comune nella sera della Vigilia è quella di lasciare un piccolo spuntino per Babbo Natale(che qualche adulto avrà cura di consumare!), per ringraziarlo del suo lavoro e per rinforzare, allo stesso tempo, la credenza che quell’omone sia davvero passato per le nostre case.

Non dimentichiamoci della letterina a Babbo Natale: richiedere un dono, per poi attendere con ansia il suo arrivo, non solo rinforzerà la buona condotta del bambino (“i regali sono solo per i bambini che si comportano bene!”), ma lo aiuterà a capire quanto può essere bello ricevere, anche se non immediatamente, ciò che si è immaginato, sperato e sospirato. E’ importante spiegare ai nostri piccoli che due o tre doni possono bastare, per non passare il messaggio che sia possibile ottenere tutto ciò che si vuole e per aiutarli ad apprezzare il valore delle cose. Insegniamo loro anche la bellezza del donare, oltre che del ricevere, magari scegliendo insieme dei regalini per i propri amici e familiari.

I bambini possono davvero essere preziosi per stimolarci a ritrovare certi “sapori” legati al Natale: la loro eccitazione, la loro gioia di fare e l’entusiasmo impresso nelle loro faccine, può trascinarci in un viaggio all’insegna della riscoperta del senso più profondo del Natale e della bellezza del tempo trascorso con chi si ama.

A voi e ai vostri bimbi, Buon Natale!

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